Non-binary come capriccio moderno

di TransMediaWatchItalia|Pubblicato 

Il 14 luglio è la giornata internazionale dell’orgoglio non-binary e si celebra dal 2012 in quanto data intermedia tra la giornata internazionale dell’uomo e quella della donna. È stata proposta da Katje. Quale periodo migliore per parlare del fatto che le identità non binarie non sono un capriccio o una moda e non sono una “invenzione”?

Non binary si riferisce sia all’identità di genere che all’espressione di genere e se esistono in quella specifica società ruoli non binari anche al ruolo di genere.

Chi è non binary può anche essere trans, oppure no e/o genderfluid/genderflux oppure no.

Per chi avesse bisogno di rivedersi o di capire le differenze tra identità/espressione/ruolo le trova qui.

Non-binary o non binari*  è un termine ombrello che descrive diversi tipi e combinazioni di identità o espressione di genere alternative a quelle di uomo e donna per le identità e di maschile e femminile per le espressioni. Trovate una lista abbastanza esaustiva di identità, espressioni e ruoli qua in inglese che prima o poi tradurrò.

Tenterò una semplificazione di questa lista che non è esaustiva e scontenterà sicuramente qualcun*, commentate pure con le vostre rimostranze e modifico.

Una persona non binaria si definisce tale perché può ricadere in uno dei seguenti scenari:

-non si identifica e/o esprime come esclusivamente uomo/donna (demiboy/demigirl)

-vede uomo e donna come gli estremi di un continuum e colloca in mezzo la sua identità e/o espressione (intergender). N.B.: intergender può venire usato anche dalle persone intersex per descriversi.

-si identifica e/o esprime sia come uomo che come donna contemporaneamente (bigender)

-si identifica come uomo, donna, altro alternativamente per periodi di tempo più o meno lunghi e/o con intensità diverse nel tempo (genderfluid/genderflux).

-non si identifica e/o esprime né come uomo né come donna né come un mix dei due (neutrois)

-si ritiene senza genere e quindi anche la sua espressione è tale anche se non viene percepita come tale (agender, genderless, genderfree, non-gendered, ungendered…)

Qui un piccolo schema per rendere visivamente quanto appena scritto

Identità/espressioni non binarie
Rappresentazione visiva dei principali tipi di identità non binarie

Può sembrare complicato ma nessun* vi chiederà mai di imparare a memoria tutte le varianti, vi basterà ricordare che esistono altre identità di genere oltre a uomo e donna e altri modi di esprimerle o non esprimerle e che questo universo si definisce non binario.

Per quanto possiate non averne mai sentito parlare, identità, espressione e ruoli di genere non binari esistono in diverse culture da sempre.

Qui una mappa delle culture che presentano generi multipli e non binari. Ad essere relativamente nuovi, per la precisione, sono i generi binari.

https://web.archive.org/web/20210413071455if_/https://www.google.com/maps/d/embed?mid=1zDWxhBN5aOofwpE-FkZWQsiFDlE

Per approfondire l’argomento consiglio la lettura del libro:  Altri generi – Inversioni e variazioni di genere tra culture a cura di Flora Bisogno e Francesco Ronzon, editore Il dito e la luna.

Perfino in Italia abbiamo ruoli di genere socialmente accettati. I femminielli, infatti, in alcuni casi sono persone la cui identità di genere può essere non binaria e in altri si limitano ad avere un’espressione di genere non binaria. In ogni caso esiste un ruolo sociale, accettato anche se non ben visto dalla chiesa cattolica apostolica romana, che è decisamente non binario.

Che non si tratti di un capriccio che teenager annoiat* hanno messo su perché non avevano nulla di meglio da fare, lo si capisce dal fatto che, oltre ad esistere persone di ogni età che si identificano come non binarie (io ho 45 anni e sono non-binary) da sempre c’è qualcun* che, per quanto siano rigidi i ruoli binari nella sua società e per quanto le sanzioni per le trasgressioni siano dure, non può fare a meno di sentirsi o di esprimersi in maniera atipica rispetto alle aspettative a prescindere dai rischi sociali che questo comporta.

Vi invito, se conoscete l’inglese, a guardare questa intervista nella trasmissione “Sally” ad una persona genderless, Toby anni fa, negli USA. Il look sembra quello degli anni ’80.

Piano piano lo stanno capendo anche alcuni stati occidentali, in cui persone intersex e/o non binarie cominciano a fare causa per ottenere sui documenti un riconoscimento legale e amministrativo alternativo a M/F per rispecchiare le proprie caratteristiche biologiche nel caso delle persone intersex e la propria identità di genere nel caso delle persone non binarie.

Qui la mappa mondiale del riconoscimento legale dei generi non binari